Regia di Otello Cenci
Sceneggiatura e dialoghi Otello Cenci e Giampiero Pizzol
Ripresa e montaggio Eugenio Bollani Produzioni
Segreteria di Produzione Made Officina Creativa
Con l’amichevole partecipazione di Paolo Cevoli
Il filmato con la regia di Otello Cenci, le riprese e il montaggio di Eugenio Bollani, la sceneggiatura di Otello Cenci e Giampiero Pizzol, l’amichevole partecipazione di Paolo Cevoli e l’interpretazione di uno straordinario gruppo di giovani di alcuni paesi dell’entroterra bolognese, vuole essere una ricostruzione degli ultimi giorni della vita di Fanin, giovane laureato impegnato nelle Acli e nella difesa dei diritti dei lavoratori agricoli.
Giuseppe Fanin aveva 24 anni quando fu ucciso. Amava la sua fidanzata e il suo lavoro, amava la gente. Era un cristiano sorridente, schietto e lottava per la libertà in un’Italia appena uscita dalla guerra.
Tra le sue passioni c’era anche il cinema.
Proprio quella sera del 3 novembre del ’48 era andato con Lidia a vedere un film: I migliori anni della nostra vita.
Purtroppo la sala era piena e i posti esauriti.
Dunque una pellicola che non ha mai potuto vedere!
Quali sono gli anni migliori della nostra vita?
Da questo fatto e questo interrogativo siamo partiti per raccontare, insieme a tanti ragazzi di oggi, suoi coetanei e compaesani, la storia di Giuseppe Fanin.
Non si tratta di una storia hollywoodiana, ma della storia quotidiana del nostro ‘Pippo’ che a cavallo della sua bici percorre con entusiasmo e audacia, gli ultimi chilometri della sua avventura umana.
Giuseppe Fanin, fu vittima di un attentato politico proprio alla vigilia di un suo intervento a un Convegno sulla compartecipazione agraria. Nella notte del 3 novembre del 1948 tre aderenti al Partito Comunista, lo attesero per strada e a colpi di spranga lo lasciarono in fin di vita. Nelle sua tasca un foglio insanguinato con i propositi del suo impegno di cristiano nella società. Pochi giorni dopo i tre assassini e il mandante, furono arrestati e confessarono. Nel cuore di questa terra resta la memoria di un giovane lieto di essere.