con Sandro Lombardi
con la curatela di Costantino Esposito
drammaturgia di Fabrizio Sinisi
allestimento a cura di Otello Cenci
Un uomo sente chiamare il proprio nome – alza lo sguardo verso la direzione da cui è risuonata la voce; chiede, incerto, se ci si rivolga proprio a lui. E’ una dinamica come questa che fa scattare il discorso delle Confessioni di Agostino, ed è da qui che nasce anche quella nuova concezione dell’io che le Confessioni inaugurano: un io che si concepisce come risposta ad un tu che lo chiama; un io che vive la sua natura storica alla luce di un evento scatenante: di un’emergenza.
Una confessione della coscienza di fronte ad un altro – cui per la prima volta si dà il nome di Tu – e insieme una confessione davanti a tutti gli uomini: un gesto personalissimo, e nel contempo un atto clamorosamente pubblico.
Ad interpretare lo spettacolo, uno tra i più importanti attori di teatro italiani: Sandro Lombardi, che arriva alle parole di Agostino alla luce non solo di una luminosa e pluridecennale interpretazione dei classici, ma anche dall’esperienza della Neoavanguardia e di memorabili spettacoli testoriani.